Ripartenza lenta per il mercato delle due ruote in Italia. Il primo mese di riapertura dei concessionari, rimasti chiusi causa Covid-19, ha mostrato un recupero rispetto ai mesi di marzo e aprile. Il trend emerge dai dati di Confindustria Ancma, associazione nazionale ciclo motociclo e accessori; dopo il crollo dei mesi precedenti (-97% in aprile e -66% a marzo) il settore lancia «qualche timido e marginale segnale di vitalità». Il mese di maggio ha chiuso con un -10,35% rispetto allo stesso mese del 2019.
Il totale di veicoli a due ruote immatricolati a maggio (veicoli oltre 50cc) si attesta a 25.660 unità. Migliore l’andamento degli scooter (14.510 veicoli, -9,57%) rispetto a quello delle moto (-11,35% a 11.150 veicoli venduti). I ciclomotori si fermano a 1.335 unità (-27%). Discorso diverso per il mercato dell’elettrico: se i ciclomotori a emissioni zero, con 240 veicoli venduti, segnano un calo dell’11,1%, scooter e moto elettriche, complici le commesse dello scooter sharing, quadruplicano le vendite con 718 pezzi.
«In contesto di crisi gravissima e di totale assenza di misure incentivanti da parte del Governo per il nostro settore, si tratta di un risultato ottenuto solo grazie alle generose politiche commerciali messe in campo dalle case costruttrici e a chi acquista ancora per passione», dichiara Paolo Magri, presidente di Ancma.
Nel periodo gennaio-maggio le immatricolazioni si attestano a 67.802 unità (-38,6% rispetto allo stesso periodo del 2019), con 31.205 moto vendute (perdono il 40,2% del loro mercato) e 36.597 scooter immatricolati (-37,1%). Minori le perdite del mercato degli scooter cilindrata 50cc, -25,9% del venduto e ma registra 5.374 nuove immatricolazioni. Il mercato complessivo (immatricolazioni + ciclomotori) si attesta sulle 73.176 unità, appunto con un calo del 37,8%. Negli scooter si evidenzia la tenuta dei 125cc, che si confermano i più venduti con 13.250 veicoli (-36,1%). Le cilindrate 300-500 con 12.572 unità registrano con un calo del 45,1%. Migliori rispetto all’andamento generale le cilindrate 150-250cc con 6.471 pezzi e un calo del 31,7% e, soprattutto, i maxiscooter oltre 500cc, che immatricolano 4.304 veicoli e segnano una flessione del 16,2%.
Nel mercato delle moto le cilindrate oltre 1000cc guadagnano il vertice con 8.640 veicoli immatricolati e un calo del 36,1%, seguite dalle cilindrate 800-1000 con 7.788 unità, con un calo che si attesta al -48,2%. Le cilindrate 650-750cc fanno registrare nuove immatricolazioni di 5.346 veicoli per una flessione del 35,8%. In linea con l’andamento generale sia le 300-600cc con 5.424 pezzi e un calo del 40,2%, sia le 125 con 3.071 unità e una flessione del 40%. Fanalino di cosa le cilindrate comprese tra 150cc e 250cc che, a fronte di sole 936 immatricolazioni, fanno segnare la flessione più contenuta (-16,3%).