Non è tardata ad arrivare la risposta di Mark Zuckerberg alla presentazione di Vision Pro con il numero uno di Meta che ha commentato l’ambizioso visore dei rivali sottolineando alcuni dettagli che non lo hanno convinto. In primis, Zuck ha dichiarato di non vedere alcuna soluzione magica nel nuovo gadget, che si differenzia dai suoi Oculus soprattutto per due particolari come un prezzo molto più alto (circa sette volte) e per isolare l’utente senza creare una piattaforma davvero social.
L’avatar di Zuckerberg - META Fonte: Wired
A riportare le dichiarazioni di Zuckerberg ci ha pensato The Verge, che ha assistito a una riunione interna a Meta presso Menlo Park (come non avveniva dal 2020), con il co-fondatore e ceo che si è concentrato sul paragone tra l’approccio di Apple e il loro. “Penso che la loro presentazione mostri bene la differenza nei valori e nella visione che le nostre aziende apportano a questo in un modo che ritengo davvero importante, ogni demo che hanno mostrato era una persona seduta su un divano da sola. Quella potrebbe essere la visione del futuro dell’informatica, ma non è quella che voglio”. Il riferimento è all’ossessione di Zuckerberg verso il metaverso come piattaforma virtuale per connettere gli utenti e coinvolgerli in attività in ogni ambito da quello lavorativo allo svago e al gioco.
Un’altra grossa differenza riguarda il prezzo di vendita: come vi abbiamo raccontato anche nel nostro versus tra Vision Pro e Quest 3, il secondo è sette volte meno caro del primo, potendosi così rivolgere a un’utenza più ampia. Il costo più caro è dovuto a tecnologie più evolute? Non secondo Zuckerberg, che afferma che tutto ciò che si è visto durante il keynote del Wwdc 2023 era stato già esplorato da Meta: “Non c’è alcun tipo di soluzione magica che hanno per nessuno dei vincoli sulle leggi e sulla fisica che i nostri team non abbiano già esplorato e pensato”. Insomma, la sfida al mondo del virtuale e della realtà aumentata è lanciata: Quest 3 debutterà in autunno, Vision Pro a inizio 2024, sarà interessante osservare l’accoglienza sui mercati.
Fonte: Wired