Elon Musk ha lanciato un’offerta per comprare il 100% di Twitter. Il fondatore di Tesla e SpaceX, dopo aver raccolto il 9,2% delle azioni del social network ed esserne diventato il primo azionista, è ora pronto alla scalata e ha promesso di pagare 54,2 dollari ad azioni in cash, con una valorizzazione del 54% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Twitter al 28 gennaio (il giorno precedente all’investimento di Musk in Twitter che lo ha portato a diventare primo azionista) e mettendo in campo di fatto un’offerta da 43,4 miliardi di dollari. Quella di Musk è un’offerta pubblica di acquisto (opa) finalizzata al delisting di Twitter dagli indici di Wall Street.
Elon Musk apre la sua fabbrica di auto elettriche in Germania CHRISTIAN MARQUARDT - POOL/GETTY IMAGES (fonte: Wired)
Il potenziale nascosto
Il miliardario ha detto che la società ha un grande potenziale e che lui è pronto a farlo emergere. Musk ha svelato le sue intenzioni in una lettera indirizzata alla Securities and Exchange Commission (Sec), l’autorità di vigilanza di borsa negli Stati Uniti.
Nella lettera Musk ha scritto: "Ho investito su Twitter perché credo nel suo potenziale come piattaforma per favorire la libertà di espressione in tutto il mondo, e penso che la libertà di espressione sia un imperativo per una democrazia funzionante. Tuttavia, da quando ho fatto il mio investimento, ho realizzato che la società, per come attualmente strutturata, non riuscirà né a prosperare né ad adempiere a questo imperativo sociale. Twitter deve essere trasformata in un’azienda privata. Per questa ragione, offro di comprare il 100% di Twitter a 54,20 dollari ad azione in contanti, un premio del 54% rispetto al giorno prima dell’inizio del mio investimento e un premio del 38% rispetto al giorno prima che quell’investimento fosse annunciato. La mia offerta è la migliore e l’ultima e, se non dovesse essere accettata, avrò bisogno di riconsiderare la mia posizione di azionista. Twitter ha un potenziale straordinario. Lo sbloccherò".
Il protagonismo di Musk
Musk ha mostrato immediatamente come potrebbe usare il suo nuovo ruolo di socio di maggioranza, per esempio facendosi portavoce della richiesta di inserire un bottone per la modifica dei post sulla piattaforma. "Volete un pulsante di modifica?", ha chiesto Musk nel suo tweet, offrendo agli utenti la risposta "yse" (cioè “yes”, sì, ma scritto male) o "no", mettendo martedì 5 aprile come tempo massimo per rispondere ai suoi 80 milioni di follower.
Il miliardario di origine sudafricana ha rinunciato a partecipare al consiglio di amministrazione dell’azienda, come invece era stato annunciato in precedenza. A riferirlo era stato su Twitter l’amministratore delegato (ad) della piattaforma Parag Agrawal dopo avere parlato con il diretto interessato. Ma ha subito Musk ha rilanciato il suo ruolo in Twitter con una nuova e più ambiziosa mossa: prendersi il 100% di Twitter.
Anche i conservatori si sono già affollati alle porte di casa Musk, chiedendo di fermare quello che in un tweet è stato definito un regime di “censura politica” e di ripristinare l’account di Donald Trump. Il profilo Twitter di Trump è stato sospeso in modo permanente lo scorso anno, a causa delle preoccupazioni della società per "il rischio di ulteriori incitamenti alla violenza", come riporta Business Insider, a seguito dell’assalto del Congresso statunitense il 6 gennaio 2021.
Fonte: Wired