In Italia il Black Friday non sarà posticipato come è accaduto in Francia. Il governo ha non interverrà sulla data del 27 novembre, dopo un confronto informale con quanti chiedevano un rinvio del venerdì nero dello shopping a causa delle limitazioni che i negozi fisici devono rispettare per le misure contro l’emergenza Covid-19.
Black Friday (Getty Images)
Il ministero dell’Economia e il ministero dello Sviluppo economico hanno deciso di mantenere la data dopo che da parte delle associazioni di commercianti e delle piccole imprese non è emersa una posizione comune.
Nei giorni scorsi, dopo la decisione presa da Parigi, Confesercenti aveva chiesto direttamente al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che anche l’Italia adottasse la stessa misura e posticipasse il Black Friday al 4 dicembre, così da permettere ai negozi fisici e alle catene della grande distribuzione di partecipare all’evento dopo le riaperture.
L’associazione ha chiesto anche al colosso dell’ecommerce Amazon di posticipare le sue promozioni. Anche la Federazione autonoma piccole imprese (Fapi) si è unita alla richiesta di un rinvio.
Altri invece, come il direttore di Aires Confcommercio, Davide Rossi, ritengono che il rinvio della data del Black Friday sia inutile, e ciò che invece serve è un sistema normativo più omogeneo e soprattutto l’applicazione di un sistema fiscale più uniforme tramite una web tax.
La posizione dell’ecommerce
Dal canto suo Amazon difende la sua posizione dicendo che oltre 14mila piccole e medie imprese italiane vendono tramite il suo marketplace e possono partecipare in questo modo alle promozioni del Black Friday. Secondo l’azienda, nel 2019, “quasi 600 piccole imprese italiane hanno superato il milione di dollari di vendite su Amazon, mentre le vendite export totali dei nostri partner di vendita italiani hanno superato i 500 milioni di euro”.
E se l’anno scorso il giro d’affari degli acquisti online soltanto per i giorni del weekend Black Friday nel nostro paese è stato di 1,3 miliardi di euro, le stime per quest’anno parlano di un aumento del 30%, in base ai dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm. E proprio il presidente di Netcomm, Roberto Liscia, sottolinea in un intervista a Adnkronos che “in Italia ci sono circa 100 piattaforme – di diverse dimensioni – che vendono online, intermediando prodotti che arrivano da circa 50mila venditori, tra i quali figurano pmi e negozianti”.
Fonte: Wired