La guerra ai tempi delle criptovalute. Lo scorso 10 ottobre, come riporta una nota della società di analisi Elliptic Connect, il governo di Israele ha emesso un ordine di congelamento dei portafogli di criptovalute ritenuti collegati ai miliziani di Hamas. L’obiettivo del governo del primo ministro Benjamin Netanyahu è quello di ridurre le reti di sostegno finanziario del gruppo palestinese, alla luce del conflitto instauratosi sulla striscia di Gaza dopo l’attacco subito lo scorso 7 ottobre.
Miliziani di Hamas ABIO KATIB / GETTY IMAGES - Fonte: Wired
Come rileva la società di analisi, l’intervento israeliano ha generato un dibattito internazionale, a partire dagli Stati Uniti, circa l’effettiva possibilità che gli asset digitali possano rappresentare una fonte significativa di finanziamento per Hamas. A questo proposito. Elliptic Connect fa rilevare che “sebbene ci siano prove - si legge nella nota - che Hamas, così come altre organizzazioni terroristiche designate nella regione, riceva criptoasset in periodi di conflitto con Israele, ci sono una serie di fattori che probabilmente limiteranno il ruolo delle criptovalute come una fonte di finanziamento per il gruppo”.
Per la società di analisi, le criptovalute sono state in passato solo una fonte di finanziamento relativamente piccola per Hamas, un’alternativa al ricorso al sistema bancario, a società di servizi monetari che consentono il trasferimento di contanti e al sistema informale di trasferimento di denaro definito hawala, basato su una vasta rete di mediatori.
Per l’organizzazione paramilitare in passato l’attività legata alle criptovalute si è rivelata poi spesso vulnerabile poiché facile da rilevare e interrompere. L’azione intrapresa da Israele lo scorso 10 ottobre non è infatti la prima atta a interrompere la raccolta di criptovalute da parte di Hamas. Già in passato da Gerusalemme avevano congelato i portafogli virtuali della propria controparte nel conflitto mediorientale. Lo stesso avevano inoltre fatto gli Stati Uniti attraverso il tracciamento dei cryptoasset sulla blockchain.
Proprio il governo a stelle e strisce guarda con attenzione a questi temi: i recenti attacchi a Israele potrebbero essere la leva utile a rafforzare il contrasto al finanziamento del terrorismo con le criptovalute, obiettivo che potrebbe essere perseguito anche mettendo in campo misure drastiche a tal punto da avere un impatto rilevante sull’innovazione nel settore.
Fonte: Wired