Le borse europee reagiscono positivamente in base ai dati macro sull’Indice pmi risultato in crescita sia nell’Eurozona che negli altri paesi interessati.
In Italia il pmi manifatturiero di luglio ha fatto registrare un balzo da 47,5 punti in giugno agli attuali 51,9.
Il dato positivo deriva da due motivi principali, il primo punto riguarda il superamento della soglia dei 50 punti connessa al passaggio da una fase recessiva a una espansiva.
Il secondo aspetto, invece, riguarda il consenso ricevuto dagli analisti che ipotizzavano un valore inferiore a quello effettivamente riscontrato.
E’ il miglior risultato registrato da giugno 2018 e segnala un miglioramento complessivo del settore manifatturiero italiano dopo il periodo di recessione della pandemia.
anche nel resto delle economie europee i dati appaiono confortanti, in Francia e Germania si registrano rispettivamente 52,4 e 51 punti.
A conclusione del quadro generale del pmi dell’Eurozona le aspettative degli analisti sono migliorate, e secondo Chris Williamson, Chief Business Economist di Ihs Markit, le aziende manifatturiere hanno registrato un ottimo inizio del terzo trimestre con tasso più rapido degli ultimi due anni.
Secondo gli analisti, tuttavia, la produzione sta correndo più della domanda, desta preoccupazione anche il calo dei livelli occupazionali che determineranno in concreto la ripartenza economica.
Concordano sul dato anche gli analisti di Goldman Sachs, rilevando per il quindicesimo mese consecutivo una diminuzione dell’occupazione.
Le imprese continuano ad operare al di sotto delle loro capacità.