A metà Luglio inizierà un percorso difficile per Conte, si partirà con il voto sullo scostamento di bilancio da 20 miliardi, dovrebbe tenersi effettivamente il 15 Luglio e richiede la maggioranza di 161 voti a Palazzo Madama.
Il supporto del centrodestra non è scontato, Brunetta di Forza Italia continua a ribadire la necessità di essere ascoltati.
Contemporaneamente la votazione che fa temere terreni di gioco ancor più caldi è quella sul pacchetto di aiuti europei, Mes compreso, che dovrebbe tenersi tra il 17-18 Luglio e dovrebbe portare alla conclusione dei negoziati sul Recovery Fund.
Visti i cambiamenti che stanno avvenendo all’interno dei partiti, soprattutto in riferimento alla Lega di Salvini, si sta pensando di escludere le votazioni sul Mes e rimandarle a settembre, ora concentrarsi soltanto sul Recovery Fund.
La cancelliera tedesca ricorda al Premier italiano che quegli strumenti sono stati creati per essere utilizzati, il Premier risponde alla provocazione ribadendo che dei conti italiani è lo Stato italiano, Presidente del consiglio compreso, a doversene occupare.
Settembre sembra simboleggiare per tutti i partiti la data di scadenza per comprendere quali saranno le sorti del Governo Conte.
Alla rabbia mostrata da Zingaretti nei giorni scorsi sui dossier ancora aperti di Autostrade e Alitalia potrebbe aggiungersi il ritardo nella stesura del Decreto Semplificazioni previsto per questa settimana.
Renzi suggerisce di definire una rotta precisa per evitare situazioni di pericolo e soprattutto che si faccia il possibile per evitare che la maggioranza decida di cambiare barca.