Boris Johnson fa dietrofront su Pechino, in un primo momento la Gran Bretagna aveva aperto le sue porte a Huawei per l’implementazione della nuova tecnologia 5G, ora appoggia Trump in questa nuova guerra fredda che vede non solo coinvolti gli interessi economici ma soprattutto militari.
A partire dal 31 dicembre 2020 sarà vietato l’acquisto di materiale proveniente da Huawei per l’infrastruttura britannica ed entro il 2027 saranno rimosse tutte le tecnologie acquistate in precedenza, a riferirlo è Oliver Dowden Segretario di Stato britannico della Camera dei Comuni.
Consapevole del fatto che questa scelta ritarderà lo sviluppo della rete di almeno un anno, Dowden preferisce garantire la sicurezza nazionale.
Un duro colpo per la Cina che adotterà tutte le misure necessarie per tutelare i suoi interessi, considerando l’evento britannico come un incidente non di natura economico-finanziario bensì prettamente politico.
I danni per Pechino si riversano soprattutto sulla questione della fiducia nel mercato britannico.
Cosa deciderà di fare l’Italia?
Dagli Stati Uniti si aspettano la stessa decisione presa in Gran Bretagna, ma gli interessi italiani sono ben diversi, specialmente nell’ultimo periodo il M5S ha coltivato un importante partnership per siglare le intese con la Cina sulla nuova Via della Seta.
I riflettori puntano su Davide Casaleggio che secondo alcuni potrebbe essere assimilato ad un vero e proprio lobbista a favore di Huawei.