Scoperte scientifiche e tecnologia nello sport hanno cambiato negli ultimi anni il modo di praticare tantissime discipline sportive, da quelle dilettantistiche (come le app per fare allenamento e le app per fare Yoga) fino agli sport professionali e i sistemi pensati per tutelare la salute degli sportivi con un controllo in tempo reale dei dati rilevati. Vediamo in questo articolo cosa ha fatto la tecnologia per lo sport.
Matteo Berrettini, il più forte tennista italiano, numero 8 del mondo, ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera dove afferma che che «l’utilizzo dei dati e degli algoritmi facilita a capire dove sbaglio e di migliorare. A volte sembro Terminator!»
Matteo, ha vissuto il suo lockdown in Florida a Boca Raton,vicino a Miami, dove vive la sua fidanzata (e collega) Ajla Tomljanovic, 27enne australiana di origini croate. Ed è lì che ha sperimentato il training online, più duro del previsto: «Ho iniziato facendo yoga e poi qualche work out insieme alla sorella della mia ragazza. Pazzesco come sia possibile avere un personal trainer che sta a migliaia di chilometri da te». Matteo ha spiegato come è cambiata la sua vita da tennista con il supporto della tecnologia. " Per esempio nello studio delle partite: c’è una persona che collabora con il mio team aiutandomi con le statistiche. Proprio pochi giorni fa mi ha mostrato un riassunto di tutti i miei dati: come servo, dove ho fatto più punti e quanti ne faccio quando scendo a rete. Esiste anche un algoritmo che ti permette di cercare quello che ti serve: magari voglio sapere quanti colpi vincenti realizzo col dritto nella partita e dai dati esce non solo quando hai fatto il vincente, ma anche quando hai sbagliato.Mentre la mia nutrizionista mi dice di inserire quanto mangio in un’applicazione, che segna anche il peso dei pasti, le calorie, le proteine, carboidrati, e lei da remoto riesce a dirmi cosa va bene e cosa no".
Molte case produttrici di attrezzature sportive hanno implementato nuove tecnologie nei prodotti; nel tennis si parla di telai al grafene sempre più sofisticati così come di modelli dotati di sensori che registrano tutto.
"Ovviamente anche i materiali si stanno evolvendo: la Head usa un grafene molto leggero, resistente ed elastico. Ma ha sviluppato anche un chip che si può inserire all’interno della racchetta, capace di misurare lo spin che dai alla palla, la velocità che le imprimi. Si può usare solo in allenamento, ma è un aiuto importante per analizzare le caratteristiche del proprio gioco" conclude Matteo.
La tecnologia nel tennis è un punto centrale per tutto il movimento: le macchine lancia palle possono sopperire alla mancanza di un partners per allenarsi, l’occhio di falco, una sorta di moviola che aiuta il l’arbitro nel decidere se una palla è fuori o dentro il campo e a chi assegnare il punto. Uno sport sempre più innovativo.