Il Comune di Torino, il Banco alimentare del Piemonte, Caat e Apgo (Associazione piemontese grossisti ortofrutticoli) firmano un protocollo d’intesa che si inserisce tra le più importanti iniziative volte alla lotta allo spreco e contrasto attraverso il recupero e la trasformazione di eccedenze alimentari.
L’intesa firmata nell’ambito del progetto Torino città del cibo, prevede la collaborazione, l‘ampliamento e il potenziamento dell’attività di recupero, valorizzazione e redistribuzione, a fini solidali, delle eccedenze ortofrutticole e prende avvio dall’esperienza che, da oltre dieci anni, unisce il recupero dei prodotti invenduti e della loro redistribuzione alle strutture caritative del territorio.
L’attività coinvolge 17 strutture caritative convenzionate che nel 2019 hanno potuto beneficiare di quasi 400 tonnellate di prodotti da destinare a oltre 2.500 indigenti del territorio.
Il nuovo Protocollo di intesa prevede tre linee guida fondamentali: sostenibilità sociale, sostenibilità economica e sostenibilità ambientale.
Il nuovo accordo prevede la costituzione per il Banco alimentare, di un presidio continuativo dotato di celle di refrigerazione per massimizzare le attività di recupero e valorizzazione. Inoltre si intende sperimentare attività di trasformazione delle eccedenze, aumentando in questo modo le modalità di conservazione per garantire maggiore efficienza nella distribuzione.
«L’iniziativa si colloca all’interno del progetto Torino Città del Cibo che ha visto la città dotarsi per la prima volta di un coordinamento delle food policies locali – sottolinea la sindaca Chiara Appendino – Con la firma di questo protocollo d’intesa aggiungiamo un altro importante tassello alla costruzione di una governance del sistema alimentare urbano che, attraverso azioni di sostenibilità ambientale, di solidarietà sociale, sensibilizzazione e promozione del territorio possa, di concerto con la valorizzazione delle qualificate realtà locali, attive nel settore alimentare dalla produzione alla trasformazione, dalla distribuzione alla ristorazione, altresì garantire l’accesso al cibo ai più fragili»- Questo quanto riporta MyFruit una testata giornalistica specializzata nell’ agrifood.
Il Protocollo d’Intesa nasce in aderenza all’eredità lasciata dalla Food Policy di Expo 2015, in quest’ottica il presidente dell’Apgo, Stefano Cavaglià,dice di aver firmato il protocollo con favore verso il nuovo Protocollo d’intesa tra comune di Torino, Banco alimentare e Caat, e si dice certo di poter contare sull’altruismo dei colleghi che hanno sempre dato dimostrazione di grande generosità e forte sensibilità verso il tema della beneficenza.
Un esempio non lontano viene dai mesi dell’emergenza legata alla pandemia in corso, caratterizzati da un crescente disagio economico e sociale che ha colpito le fasce più deboli della popolazione .
In questa circostanza, i Grossisti del Caat hanno mostrato ancora una volta ed in modo incisivo la loro sensibilità verso i concittadini in difficoltà, tramite costanti donazioni di frutta e verdura ad enti di vario genere.
I tre membri manifestano la volontà di voler creare un evento evento di promozione dedicato ai partner. Durante questa iniziativa verranno presentati i risultati ottenuti fino ad oggi e i nuovi obiettivi, sensibilizzati i produttori sul tema della lotta allo spreco e della sostenibilità sociale/ambientale e promosse le donazioni di eccedenze.